21. Da ingegnere gestionale a consulente di immagine. La parola ad Ambra Mahmudaj.
Fare l’ingegnere gestionale o la consulente di immagine? La differenza? Usare le mani.
Ambra Mahmudaj, ad oggi consulente di immagine a Bologna, si racconta al podcast di Il Manifesto (a sostegno) della Creatività per condividere la sua storia di trasformazione professionale e le sfide legate all’espressione della propria creatività nel lavoro.
Conosco Ambra allo Sportello Lavoro Creativo di Bologna, che si svolge negli spazi del Dumbo, dove una volta al mese tengo delle consulenze gratuite dedicate alle donne creative che hanno un progetto di impresa da costruire o da sviluppare.
Ambra mi racconta di avere lasciato il suo lavoro da ingegnere gestionale per dedicarsi ad un lavoro che le permettesse di esprimere maggiormente sé stessa e la propria creatività, ossia fare la consulente di immagine e aiutare le persone a far emergere la propria personalità proprio grazie al proprio look.
C’é qualcosa nel suo nuovo lavoro, apparentemente più creativo di quello dell’ingegnere, che non fa sentire bene Ambra.
Chiedo ad Ambra che cosa le piaccia fare nel suo nuovo lavoro ed emerge che le piace stare a contatto con il Cliente, mettere le mani nel suo guardaroba per sistemarglielo, truccare le clienti, scegliere con loro gli abiti più adatti… Così intuisco che il problema di Ambra poteva essere il fatto che, nonostante avesse scelto un lavoro, di per sé, più creativo, manteneva un approccio logico al lavoro.
Il mio consiglio é stato quello di mantenere gli stessi servizi ma di “mettere le mani in pasta” e di approcciarsi al lavoro in una maniera più creativa e più personalizzata, valorizzando le attività che lei stessa predilige e che la fanno stare bene.
E tu, la usi la tua creatività al lavoro?
#cambiareapproccio
Intervista a Ambra Mahmudaj, Consulente di Immagine a Bologna
Visita il suo sito: https://ambramahmudajstyle.it/
Visita il suo profilo Instagram: @ambra_consulente_immagine
